Ecco l’Alta Toscana – una terra spesso difficile, stretta tra il mare, i monti delle Alpi Apuane, dell’Appennino e le colline a Nord dell’Arno, da sempre connotata da proprietà fondiarie a volte piccole, talvolta addirittura da minimi fazzoletti di terra strappati con fatica ai boschi – è conosciuta magari più per la sua storia, per le sue antiche città e borghi, per le sue espressioni artistiche e per le personalità che le hanno create, per un suo tradizionale artigianato, e, in tempi moderni, anche per la vivacità di alcuni suoi distretti produttivi, che non per i vini che vi vengono prodotti: troppo forte l’ombra che alcune aree produttive con ben altri ‘numeri’ a disposizione, nella Toscana centrale e meridionale, spesso proiettano su di essa.
È un un territorio di grande valore enologico, finora sostanzialmente poco conosciuto, che identifica geograficamente la cosiddetta Alta Toscana, ma che a tutti gli effetti rappresenta un’attraente e pregiata “Altra Toscana”, rispetto a quelle celebrate del Chianti senese e fiorentino e della Maremma.
In questo territorio ci sono sapienti ed appassionati produttori, in grado di offrire prodotti di alta qualità e ospitalità italian style di pregio per accoglienza e servizi sul territorio rivolti ai visitatori.